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ATENE
Città greca, capitale della Grecia contemporanea.
Situata al centro di una piana (400 km) povera d'acqua e di vegetazione
è chiusa su tre lati da modesti rilievi (a ovest dall'Egialeo,
a nordovest dal Parnete, a nordest dal Pentelico, a sudest dall'Imetto);
a sud si apre al mare Egeo, dal quale dista cinque chilometri, con i porti
del Falero, il più antico, e del Pireo sul golfo Saronico. L'impianto
urbano si sviluppò intorno all'Acropoli (alta 156 m) su un terreno
piano tranne che a sudovest, ove si trovano i colli delle Ninfe, dell'Areopago,
della Pnice, sulla quale si riuniva l'ekklesía, e del Museo.
I fiumi Eridano e Ilisso attraversano l'abitato a nord e a est, mentre
a ovest scorre il Cefiso. Atene nell'antichità consistette di tre
parti unite nel V secolo a.C. da una linea di mura fortificate, volute
da Temistocle, lunghe 6-7 km e dotate di una dozzina di porte: l'Acropoli,
la città intorno alla rocca (asty) e i sobborghi portuali.
Tracce di insediamento sull'Acropoli risalgono all'età micenea
(XIV-XIII secolo a.C.), ma un primo forte incremento dell'edilizia pubblica
si ebbe per opera di Pisistrato e dei figli (VI secolo a.C.) con l'erezione
del tempio di Apollo Pizio e l'avvio di quello di Zeus Olimpio. Altri
momenti importanti furono la ricostruzione dopo il saccheggio persiano
del 480-479 e l'età di Pericle, con la costruzione del Partenone,
dell'Eretteo e dei Propilei di Mnesicle. Le mura abbattute alla fine della
guerra del Peloponneso furono riedificate da Conone nel 393, mentre l'attività
edilizia riprese vigore al tempo dell'oratore Licurgo. Sotto la tutela
romana Atene, benché duramente provata dalla conquista di Silla
(86 a.C.), continuò a prosperare, specie per la munificenza dell'imperatore
Adriano. Dati sicuri per la popolazione nell'antichità non sono
noti; si è supposto che nel IV secolo ci fossero 21.000 cittadini,
10.000 residenti stranieri o meteci e 100.000 schiavi. L'importanza dell'economia
ateniese si fece rilevante a partire dalla fine delle guerre persiane,
con la costituzione della lega delio-attica, ma venne meno dopo la conquista
romana per opera di Silla (86 a.C.). Dal IV secolo d.C. la città
decadde gravemente, e con la chiusura delle scuole filosofiche ordinata
da Giustiniano nel 529 perdette anche le sue funzioni culturali. Dal 1395
al 1402 fu in possesso dei veneziani e dal 1456 al 1833 sotto il dominio
turco. Fu proclamata capitale del regno di Grecia nel 1834. Attualmente
è un grosso agglomerato con oltre tre milioni di abitanti, il 30
per cento della popolazione greca.
D. Ambaglio
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